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Guido Borgianni nacque a New York l’11 giugno 1915 dal fiorentino Roberto Borgianni, un commerciante di pelli, e da Sara Herreshoff, che apparteneva a una delle famiglie più ricche degli Stati Uniti e divenne una leggenda nella costruzione delle barche da regata che parteciparono e vinsero anche la Coppa America. Guido non aveva nemmeno un anno quando, una volta naufragato il matrimonio dei suoi genitori, il padre lo riportò a Firenze.Delle straordinarie doti di disegnatore e pittore di Guido Borgianni si accorse Galileo Chini, suo vicino di casa, che si adoperò per far sì che quel talento venisse affinato. Così Borgianni frequentò l’Academy Arts sotto la guida di Felice Carena, un insegnante severo ma che sapeva apprezzare le qualità dei suoi allievi. Nella prima parte della sua vita firmò le sue opere in nero. Poi, quando divenne un puntinista, iniziò a usare il rosso. Tra i suoi grandi ammiratori c’erano Alessandro Parronchi e Oskar Kokoschka, che rimase affascinato dai dipinti di Borgianni durante il suo soggiorno fiorentino nel 1949. Soffici, Saetti, Malaparte, Montale, Pratolini e Cesare Zavattini, lo sceneggiatore di Vittorio De Sica e del neorealismo italiano, lo apprezzarono molto, trovandolo “bello come un Corot”. Nel 1946 espone alla Quadriennale di Roma. Dopo il matrimonio con Simonetta Avila nel 1954, la sua attività fu animata dai viaggi: nel 1955 a Venezia, nel 1957 a Parigi, dal 1958 al 1962 in giro per l’Italia, nel 1964 in Spagna, nel 1971 a New York e alle Isole Barbados. Nel 1950 fu premiato alla Mostra Nazionale del Fiorino di Firenze e nel 1956 fu nominato Accademico dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Nel 1957 ha ricevuto il primo premio alla mostra di ritratti presso la Casa di Dante a Firenze. Alla sua morte, profondo cordoglio è stato espresso dal presidente del Consiglio Comunale di Firenze, Eugenio Giani: Ricordo – dice Giani – la bella mostra che, come Comune di Firenze, abbiamo voluto organizzare al Palagio di Part Guelfa due anni fa, quando furono i collezionisti a volersi proporre con entusiasmo per dare un degno riconoscimento a forse l’ultimo esponente di quella grande scuola del Novecento fiorentino che trovò in Borgianni continuità con artisti come Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Le sue opere sono presenti nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, nella Collezione di Autoritratti del Corridoio Vasariano e nel Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, nella Raccolta d’Arte Moderna di Pisa, la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Kunsthalle di Bielefeld, in Germania, e molte collezioni private in Italia e all’estero (a Milano, Torino, Genova, Firenze, Prato, Roma, Napoli, Palermo, Atene, Parigi, Londra, New York).An He è morto a Firenze il 2 gennaio 2011 all’età di 95 anni[1].

  • Dimensioni : Altezza: 69 cm (27,17 in)Larghezza: 52 cm (20,48 in)Profondità: 2 cm (0,79 in)
  • Materiali e tecniche : Tela,Dipinto
  • Luogo di origine : Italia
  • Periodo : 1950-1959
  • Data di produzione : 1950
  • Condizioni : OttimeUsura compatibile con l’età e l’utilizzo.
  • Località del venditore : Budapest, HU

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